Un giorno, camminando lungo un percorso accanto al fiume, immersa nella rigogliosa natura, mi venne l’ispirazione per creare un prodotto cosmetico innovativo, derivato dalle ciliegie di Vignola. Lungo quella strada infatti ve ne erano tantissime, ammassate, buttate. Mi davano l’idea di uno spreco, un prodotto da recuperare per sfruttare al massimo ogni parte del frutto.
Dopo aver consultato laboratori di analisi, fornitori di materie prime e packaging, la sfida era trovare il nome perfetto per la futura azienda che avrebbe compiuto questa ambiziosa missione.
La genesi del nome Oltree: dal brainstorming al nome perfetto
Insieme a un’amica, ci impegnammo a trovare un nome capace di catturare l’essenza dell’iniziativa. Trascorrevamo le giornate in brainstorming intensi, sedute intorno a un tavolo carico di fogli bianchi e idee. La selezione del nome divenne un viaggio affascinante. Parole scritte, modificate, ascoltate per il loro suono. Coglievo l’importanza di quel processo: il nome giusto avrebbe influenzato il successo del progetto.
Dopo lunghe riflessioni, scegliemmo un gioco di parole e suoni che aveva origine nella parola “oltre”.
Oltre è una parola che evoca il superamento dei confini, sia fisici che concettuali. E noi volevamo esplorare nuovi territori, oltrepassando i limiti delle conoscenze tradizionali.
All’improvviso, unendo la parola “oltre” con “tree” (albero, in inglese), sul foglio apparve “oltree”, con due “e”. Una nuova parola che, oltre a custodire il concetto di superamento che cercavamo, suonava come “all tree”, perfettamente in linea con l’idea di utilizzare ogni parte dell’albero della ciliegia di Vignola, per creare prodotti di bellezza (creme, sieri, tonici) sostenibili e interamente prodotti in Italia.
Con un misto di euforia e stanchezza, decisi di fermarmi e di rifletterci su. La mattina dopo, con occhi riposati, ero certa: “Oltree” era il nome perfetto per la nostra linea di prodotti di bellezza. Facile da pronunciare sia in italiano che in inglese, senza perdere il suo significato. Era come aver trovato l’ultimo pezzo di un puzzle.
Con il nome del brand finalmente deciso, come prima cosa verificai la disponibilità del dominio su internet. Tutte le estensioni erano libere, tranne il “.com”. Ma questo non mi scoraggiò, e scelsi il “.it”.
La selezione del logo Oltree: il ritorno all’infanzia e un inaspettato colpo di scena
Il passo successivo consisteva nel trovare un logo altrettanto significativo per Oltree.
Coinvolsi di nuovo la mia amica e insieme consultammo 99design, una piattaforma che offre servizi di grafica da parte di designer provenienti da tutto il mondo. Un approccio che rispecchia la nostra passione per la diversità di idee e approcci, frutto di culture, etnie, esperienze ed età differenti.
Comunicato il concept del nostro progetto, valutammo le proposte ricevute. Il processo di scelta divenne un gioco eccitante, un ritorno all’infanzia. Ogni proposta era un mondo da esplorare e modellare, fino a farlo risuonare con i nostri desideri, le nostre idee e la nostra visione.
Ma dopo tante proposte, giunte a una scelta, un inaspettato colpo di scena: il nostro logo preferito era stato copiato.
Cambiammo rotta dunque, e tra le oltre 300 proposte arrivate, scegliemmo quella di un designer sloveno, forse kitch ma affascinante. Gli chiedemmo una versione più semplice, e quando arrivò, sapevamo di aver trovato quello giusto.
Il logo che vedete oggi, verde con un tocco di rosso aggiunto dal nostro fidato grafico Sergio, è il risultato di questo viaggio creativo.
Ci sentimmo come sulla cima di una montagna, soddisfatte e realizzate, pronte a iniziare il cammino nel mondo della cosmetica, guidate dal desiderio di andare “oltre” e celebrare la bellezza in ogni sua forma, attraverso prodotti cosmetici italiani e naturali.